Storie di Sostenibilità

Dalla parte delle
nuove generazioni

Dalle borse di studio “Nina Bracco Salata” al progettoDiventerò: l’impegno di Bracco per i giovani
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La vocazione filantropica, nella Bracco del dopoguerra, si esprime prima di tutto in una attenzione concreta verso i collaboratori: fin dagli anni Quaranta, l’azienda sostiene la formazione dei suoi dipendenti, accompagnando molti dei suoi operai e tecnici verso studi superiori o la laurea. Fulvio, all’avanguardia per i tempi, stila un vero e proprio regolamento interno che promuove e favorisce gli studenti-lavoratori, garantendo loro tempi e aiuti economici per portare avanti gli studi. È, la sua, una visione preveggente e pionieristica, basata sul principio che il miglioramento del singolo costituisca di per sé un miglioramento dell’azienda e della società. 

Fulvio Bracco è stato infatti un pioniere nel campo di quella che oggi si chiama responsabilità sociale d’impresa, con un’attenzione speciale verso i giovani che costituisce uno dei fil rouge dell’impegno di Bracco lungo tutto il corso della sua storia. A cominciare dalle borse di studio intitolate a sua madre “Nina Bracco Salata”: lanciate nel 1952 per sostenere ragazzi meritevoli, sono un po’ le “antenate” dei futuri progetti realizzati dal Gruppo e soprattutto dalla Fondazione. 

Francesco Salata, anni '20
Bando di concorso per una borsa di studio intitolata a "Nina Bracco Salata", 1956
Elio Bracco e Nina Bracco Salata, fine anni '30

Di fronte alle tante difficoltà dei giovani in Italia, infatti – difficoltà acuite ulteriormente dalla pandemia – circa dieci anni fa Fondazione Bracco ha messo a punto il progettoDiventerò, un’iniziativa pluriennale che vuole rafforzare il legame tra formazione e mondo del lavoro e accompagnare i giovani di talento nel loro percorso professionale. Nell’ambito di questo progetto, la Fondazione sostiene un unicum di iniziative dedicate agli studenti che, attraverso borse di studio e premi, possono arricchire la propria formazione coniugando esperienza pratica e formazione teorica. Il progettoDiventerò è ormai un successo consolidato che a oggi ha già assegnato più di mille tra premi di laurea, borse di studio e dottorati di ricerca. 

L’ultimo arrivato tra queste iniziative per i giovani di talento è il Premio Felder: nel 2019 Fondazione Bracco e Bracco Imaging, in collaborazione con Politecnico e Fondazione Politecnico di Milano hanno lanciato un premio da un milione di euro con l’obiettivo di riportare nel nostro Paese un giovane ricercatore di talento. Il Premio è dedicato a Ernst Felder, grande chimico e per lunghi anni a capo della ricerca di Bracco.

Il vincitore del Premio Felder, Gianvito Vilè, spiega il suo progetto di ricerca sulla chimica verde.
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I documenti e le immagini tratti dall’Archivio Storico Bracco
Diana Bracco con i vincitori del "progettoDiventerò", Fondazione Bracco Milano, 2019
Bando di concorso per una borsa di studio intitolata a "Nina Bracco Salata", 1967
Bando di concorso per una borsa di studio intitolata a "Nina Bracco Salata", 1956
Bando per un posto da ricercatore di ambito biomedicale intitolato ad "Ernst Felder", Fondazione Bracco Milano, 2019
Eduard Felder, Diana Bracco, Ferruccio Resta e Fulvio Renoldi Bracco durante la consegna del premio Felder, Fondazione Bracco Milano, 2019
Elio Bracco e Nina Bracco Salata, fine anni '30
Francesco Salata, anni '20
Diana Bracco durante la cerimonia di consegna dei premi e delle borse di studio del "Progetto Diventerò", Fondazione Bracco Milano, 2017
Gianvito Vilè, vincitore del Premio Felder, 2019
Progetto "Investire in gioventù", 2° bando di concorso per Istituti Tecnici, a.s 1992-1993
Progetto "Investire in gioventù", Premio Gianfranco Rosati, 1996
La famiglia Bracco: Tullio, Fulvio, Elio e Nina, anni '30
Giovanna "Nina" Salata, 1907
I Vincitori del "Progetto diventerò", Fondazione Bracco Milano, 2016
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