Il progetto

Il valore della memoria

“Non mi stancherò mai di ripeterlo, non si può costruire il futuro senza conoscere il passato. Le nuove generazioni devono avere memoria di cosa è successo prima di loro, per tendere a un miglioramento continuo. Per questo, già negli anni ‘90, ho voluto creare un nostro archivio come luogo di promozione e divulgazione della cultura scientifica attraverso il recupero, la conservazione e la valorizzazione delle innovazioni e della storia della nostra azienda e della nostra famiglia”.

Diana Bracco, Presidente e CEO del Gruppo Bracco

Nel gennaio del 1998 prende avvio il progetto di un Archivio Storico con l’obiettivo di individuare, recuperare, inventariare, conservare e valorizzare tutta la documentazione utile per ricostruire l’attività e la storia della Società, fondata a Milano il 1° giugno 1927 da Elio Bracco. La “Società Italiana Prodotti E. Merck-Società anonima”, operativa con una sede in Piazzale Susa dal 1° luglio 1927, commercializzava i prodotti dell’azienda farmaceutica tedesca E. Merck di Darmstadt, già affermata a livello internazionale. 

Nel corso di oltre vent’anni l’Archivio Storico Bracco ha fatto molta strada, ampliando il proprio patrimonio e provvedendo anche alla digitalizzazione di numerosi materiali. Oggi, per valorizzare questa eredità documentale, è stato realizzato un sito web che lo apre al mondo e non più soltanto a studiosi e ricercatori interni ed esterni all’azienda. Un nuovo poderoso strumento di comunicazione e di brand image per celebrare al meglio il 95° anniversario della nascita dell’azienda. 

Ad affiancare i tantissimi documenti ci sono anche tre biblioteche che raccolgono il patrimonio culturale di Bracco. Una tecnico-scientifica, nata negli anni ‘50 come strumento di aggiornamento interno per i dipendenti su medicina, chimica e farmaceutica; la Biblioteca Salata, specializzata nella storia del Risorgimento e dell’Irredentismo italiano e appartenuta al senatore Francesco Salata (zio di Fulvio Bracco e figura di riferimento del patriottismo istriano); infine, la Biblioteca Aziendale Diana Bracco, erede della Biblioteca nata ad opera del Cral negli anni Sessanta. Quest’ultima viene oggi continuamente aggiornata con libri di narrativa sia per adulti che per bambini e ragazzi, ed è collegata con il Sistema delle biblioteche rionali milanesi, permettendo così ai dipendenti del Gruppo di usufruire del servizio di consegna in ufficio di migliaia di titoli di ogni genere letterario e saggistico. 

Nel 2007 l’Archivio Storico Bracco è stato riconosciuto di “notevole interesse storico” dalla Soprintendenza Archivistica della Lombardia con la seguente motivazione: “L’archivio storico di Bracco Spa è d’interesse particolarmente importante per ricostruire la storia della farmaceutica italiana e milanese in particolare”. Si tratta del massimo riconoscimento pubblico per un archivio privato nel nostro Paese. Nel 2012 l’Archivio Bracco è poi entrato a far parte di Museimpresa, l’Associazione Italiana dei Musei e Archivi d’Impresa promossa da Assolombarda e Confindustria.  

Ma cosa si può trovare oggi in questo enorme database nato per trasmettere alle nuove generazioni i valori di una famiglia e di una impresa storica del Made in Italy? Tra i gioielli custoditi nell’Archivio Storico Bracco spiccano ad esempio: l’atto costitutivo della Società, i libri matricola e i fascicoli personali dei dipendenti a partire dal 1° luglio 1927, i decreti di registrazione delle specialità medicinali in Italia e all’estero a partire dal 1929, i brevetti, i quaderni di laboratorio e documentazione sulla ricerca Bracco (Libri B), i repertori e listini prezzi, cartoline, schede tecniche e pieghevoli a partire dagli anni Trenta, i materiali di confezionamento di prodotti Bracco commercializzati in Italia e all’estero a partire dagli anni Settanta, articoli estratti da riviste scientifiche su prodotti Bracco a partire dagli anni Cinquanta, brochure istituzionali, documenti relativi a iniziative scientifiche e culturali Bracco o in collaborazione con altri enti a partire dagli anni Settanta, i disegni tecnici e le planimetrie degli stabilimenti Bracco a Milano nella zona di Lambrate a partire dagli anni Cinquanta e della sede di via Fucini, i documenti inerenti i rapporti con le aziende del Gruppo, licenziatari e sull’internazionalizzazione di Bracco e gli archivi del CDI – Centro Diagnostico Italiano e della Diana de Silva Cosmétiques.

Ad oggi nell’archivio sono conservati oltre 10 mila documenti. In particolare: corrispondenza, scritture sociali, bilanci, comunicati stampa, pubblicazioni e materiali relativi ad attività culturali. Inoltre, ci sono 2 mila documenti inerenti le ricerche e le sperimentazioni cliniche, le analisi di laboratorio e i progetti scientifici; 4 mila disegni tecnici e planimetrie degli stabilimenti Bracco; 2 mila cartoline, dépliant, cataloghi pubblicitari a iniziare da quelli del Cebion lanciato in Italia nel 1934. 

Per ciò che riguarda il materiale fotografico e multimediale, che oggi tanto affascina i più giovani, l’Archivio Storico Bracco può contare su centinaia di video, registrazioni audio e oltre 5 mila fotografie, che testimoniano quasi un secolo di storia dell’azienda e della famiglia Bracco.  

 Tra le migliaia di fotografie spiccano in particolare gli album originali sulla costruzione del complesso di via Folli tra la fine degli anni Quaranta e i primi anni Cinquanta; gli esterni e gli interni degli uffici e degli stabilimenti, gli impianti dell’azienda a partire dagli anni Sessanta; le manifestazioni culturali e celebrative promosse da Bracco a partire dagli anni Ottanta.