Fulvio Bracco nel suo libro di memorie racconta così il suo “battesimo” da tifoso: “Una domenica di giugno, mentre ero in casa, udii un vociare che si faceva sempre più forte e incalzante. Incuriosito, uscii e andai a vedere. Scoprii che era in corso una partita di calcio dell’Internazionale sul campo di via Goldoni: la squadra nerazzurra allora giocava lì. La domenica successiva andai a vedere la mia prima partita di football a Milano: era il 30 giugno 1930, e da quel giorno diventai un fedelissimo interista”.
Nella sua vita il Cav. Lav. Fulvio Bracco si è dedicato a tanti sport: a iniziare dalla vela, che praticava in quanto grandissimo amante del mare. Fece anche molto canottaggio, prima a Trieste e poi soprattutto durante gli anni universitari a Pavia, sulle rive del Ticino. Su un equipaggio a “otto con”, ad esempio, partecipò a innumerevoli regate. L’allenatore del GUF di Pavia, un canadese che era stato campione del mondo nel singolo, coinvolse il giovane Fulvio in molte gare sul Naviglio con la Canottieri di Milano. Per lui fu davvero indimenticabile la regata vinta proprio all’Idroscalo contro gli equipaggi della Canottieri Livorno, Lecco e Adda.
“Mio padre era un grande appassionato di calcio”, ricorda la figlia Diana, “e un vero tifoso dell’Inter. Come oggi lo sono mio nipote Fulvio e i suoi due figli. In casa mia invece c’è sempre stato una specie di derby con mio marito Roberto de Silva, che era un milanista sfegatato”.
Questa passione per lo sport è una caratteristica di Bracco, come spiega la stessa Diana: “La nostra famiglia crede profondamente nel valore educativo e sociale dello sport: consideriamo l’attività agonistica un’occasione unica per ragazzi e ragazze di maturare, migliorare, confrontarsi, e sosteniamo lo sport giovanile come possibilità di inclusione nei territori. Siamo convinti che sia una vera palestra di vita e un veicolo di valori positivi: la lealtà, l’impegno, il gioco di squadra, il merito, la ricerca del risultato, il rispetto delle regole e dell’altro. Tutti valori nei quali il Gruppo Bracco crede con convinzione”.
Il binomio Bracco e Sport è dunque una costante nel tempo. Da sempre il Gruppo ha fatto la sua parte, sostenendo in particolare diverse società femminili, come GEAS Basket, Bracco Pro Patria Volley e Bracco Atletica, che hanno dato grandissime soddisfazioni, o come la Enotria, un club maschile che organizza anche un torneo di calcio femminile all’interno della Bracco Cup – Women’s Football.
In anni recenti, a questo impegno è stata affiancata un’iniziativa che lancia un messaggio culturale importante: il concorso nazionale “Donna Sport, l’Atleta più brava a scuola”, un’iniziativa dedicata alle ragazze – atlete e paratlete – dai 14 ai 18 anni che pur praticando sport federali ad alti livelli hanno un ottimo rendimento scolastico. “Le nostre candidate dimostrano che il legame non soltanto è possibile, ma anche vincente. Infatti, l’impegno e la determinazione che le giovani atlete mettono nell’attività agonistica sono gli stessi che le accompagnano nella vita di tutti i giorni e che le aiutano a crescere come persone di valore”, conclude Diana Bracco. La settima edizione di “Donna Sport” si svolgerà nel 2024, e sarà una tappa nel percorso di avvicinamento che porterà alle Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026.