La cura per l’ambiente è una delle “ossessioni” di Bracco. Si può dire che l’azienda milanese sia “green” da molto prima che questa parola diventasse di moda, molto in anticipo sulla diffusione del concetto stesso di sostenibilità, che oggi è patrimonio comune.
Questa cura di Bracco per l’ambiente deriva direttamente dal suo essere tutt’uno coi territori e le comunità in cui opera. La storia del primo depuratore di Lambrate è indicativa in tal senso.
Siamo nei primi anni Settanta. Il Lambro era un fiume turbolento, soggetto a frequenti esondazioni. Ma Fulvio Bracco lo ricorda anche perché – parole sue – “era un bel fiume, acque pulite, lungo le sue rive si pescavano i gamberi”. Oggi forse si fatica a crederci, ma allora era così. Volete una prova? Proprio lì sorgeva un’Osteria, chiamata appunto “Il gambero”. (Piccola storia nella storia: al momento dell’ampliamento del sito, Fulvio Bracco ha voluto preservare quell’osteria, un piccolo pezzo di storia di Lambrate, restaurandola e conservandone la struttura architettonica originale).
Proprio in virtù di questo legame così vissuto con quel pezzo di Milano est, lo stesso imprenditore decide di realizzare quello che lui stesso definì “uno dei nostri primi interventi importanti a favore dell’ambiente”: un pionieristico – per l’epoca – impianto di depurazione delle acque, costruito col sistema della Ciba Geigy.
Pochi anni dopo, nella seconda metà degli anni Ottanta fu la volta del sito di Ceriano Laghetto, che si dotò di un impianto di depurazione molto moderno per quei tempi. Nel corso degli anni l’evoluzione della tecnologia ha reso possibile una serie di migliorie che sono state implementate man mano.
Dal passato al presente, oggi Bracco presta un’attenzione particolare alla gestione delle risorse idriche in tutti i suoi stabilimenti: sia nel ridurre il consumo di acqua, anche attraverso il recupero e il riciclo, sia nel trattamento dei reflui liquidi e delle acque reflue. Basti pensare che negli ultimi anni gli scarichi idrici complessivi degli stabilimenti di Colleretto Giacosa, Torviscosa, Ceriano Laghetto, Ginevra, Shanghai e Singen sono diminuiti di centinaia di megalitri.