Storie di Sostenibilità

I gamberi del Lambro:
l’attenzione per una chimica pulita

Bracco realizza uno dei primi depuratori delle acque già negli anni Settanta
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La cura per l’ambiente è una delle “ossessioni” di Bracco. Si può dire che l’azienda milanese sia “green” da molto prima che questa parola diventasse di moda, molto in anticipo sulla diffusione del concetto stesso di sostenibilità, che oggi è patrimonio comune. 

Questa cura di Bracco per l’ambiente deriva direttamente dal suo essere tutt’uno coi territori e le comunità in cui opera. La storia del primo depuratore di Lambrate è indicativa in tal senso. 

Siamo nei primi anni Settanta. Il Lambro era un fiume turbolento, soggetto a frequenti esondazioni. Ma Fulvio Bracco lo ricorda anche perché – parole sue – “era un bel fiume, acque pulite, lungo le sue rive si pescavano i gamberi”. Oggi forse si fatica a crederci, ma allora era così. Volete una prova? Proprio lì sorgeva un’Osteria, chiamata appunto “Il gambero”. (Piccola storia nella storia: al momento dell’ampliamento del sito, Fulvio Bracco ha voluto preservare quell’osteria, un piccolo pezzo di storia di Lambrate, restaurandola e conservandone la struttura architettonica originale).

Proprio in virtù di questo legame così vissuto con quel pezzo di Milano est, lo stesso imprenditore decide di realizzare quello che lui stesso definì “uno dei nostri primi interventi importanti a favore dell’ambiente”: un pionieristico – per l’epoca – impianto di depurazione delle acque, costruito col sistema della Ciba Geigy.

Impianto di depurazione dello stabilimento Bracco di Milano Lambrate, anni '70
"Il Dibrario". Periodico aziendale, anno III, 1997, n. 3

Pochi anni dopo, nella seconda metà degli anni Ottanta fu la volta del sito di Ceriano Laghetto, che si dotò di un impianto di depurazione molto moderno per quei tempi. Nel corso degli anni l’evoluzione della tecnologia ha reso possibile una serie di migliorie che sono state implementate man mano.

Dal passato al presente, oggi Bracco presta un’attenzione particolare alla gestione delle risorse idriche in tutti i suoi stabilimenti: sia nel ridurre il consumo di acqua, anche attraverso il recupero e il riciclo, sia nel trattamento dei reflui liquidi e delle acque reflue. Basti pensare che negli ultimi anni gli scarichi idrici complessivi degli stabilimenti di Colleretto Giacosa, Torviscosa, Ceriano Laghetto, Ginevra, Shanghai e Singen sono diminuiti di centinaia di megalitri.

La nascita nel 1988 dello stabilimento Bracco di Ceriano Laghetto raccontata dai protagonisti.
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I documenti e le immagini tratti dall’Archivio Storico Bracco
Vista dell'impianto di depurazione dello stabilimento DIBRA (oggi Bracco Imaging) a Ceriano Laghetto, 1995
Dettaglio del depuratore dello stabilimento DIBRA (oggi Bracco Imaging) a Ceriano Laghetto, 1995
Vista dell'impianto di depurazione dello stabilimento DIBRA (oggi Bracco Imaging) a Ceriano Laghetto, 1995
"Il Dibrario". Periodico aziendale, anno III, 1997, n. 3
L'antica osteria "Il gambero" dopo il restauro effettuato da Bracco all'interno della sede di Milano Lambrate, anni '90
Visitatori durante l'iniziativa "Fabbriche Aperte" presso la Bracco Imaging a Ceriano Laghetto, anni '90
La sede Bracco Imaging a Ceriano Laghetto, 2001
Impianto di depurazione dello stabilimento Bracco di Milano Lambrate, anni '70
Veduta esterna di uno degli edifici dello stabilimento Bracco Imaging a Ceriano Laghetto, 2022
Esterno di Bracco Imaging, Ceriano Laghetto, 2022
Ingresso di Bracco Imaging a Ceriano Laghetto, 2022
Planimetria generale dello stabilimento Bracco a Milano Lambrate con l'impianto di depurazione, 29 maggio 1972
Pianta e sezione dell'impianto di depurazione dello stabilimento Bracco a Milano Lambrate, 29 maggio 1972
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