Storie di Innovazione

Iopamidolo
Revolution

Dalla molecola del Prof. Felder ai prodotti per le diverse modalità dell’imaging diagnostico, perché la ricerca non si ferma mai
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Nell’epopea della Bracco c’è una parola magica, che in realtà di magia non ha nulla: Iopamidolo (B 15000). Una molecola rivoluzionaria che ha cambiato la storia della diagnostica, un farmaco che ha salvato la vita di milioni di persone. Ci sono voluti oltre dieci anni di lavoro per arrivarci. D’altronde puntare sulla ricerca diventa, a partire dagli Cinquanta, una vera e propria “ossessione” per Fulvio Bracco, un autentico credo imprenditoriale tramandato alle generazioni successive. Non a caso, tanti anni dopo, parlando di Marie Curie, la prima donna a ricevere il Nobel, sua figlia Diana Bracco, terza generazione alla guida dell’azienda, dirà: “La ricerca è il nostro passato e il nostro futuro. Le scoperte di oggi – in tutti i campi della scienza – cambieranno il nostro domani. Marie Curie è uno delle mie eroine perché resto convinta che fare ricerca sia un lavoro bellissimo, ma al tempo stesso anche difficile per l’incertezza dei risultati ai quali si tende”. 

Ernst Felder, durante una conferenza sullo Iopamidolo, 1988
La molecola di Iopamidolo
Ricercatore al lavoro in un laboratorio della Bracco Industria Chimica di Milano Lambrate, anni '60

Lo Iopamidolo è una delle punte di diamante dell’intera R&D Bracco. È una molecola innovativa a elevata tollerabilità. Un mezzo di contrasto non ionico, pronto all’uso e sicuro: insomma, è il farmaco che ha permesso di “guardarci dentro” senza soffrire. Un cambiamento epocale per la radiologia medica: “Prima dello iopamidolo”, racconta la stessa Presidente e CEO del Gruppo, “grandi erano le sofferenze dei pazienti sul lettino angiografico quando si iniettava loro soluzioni di contrasto caratterizzate da un’osmolarità pari a 5-6 volte quella plasmatica. Un dolore che potete immaginare pensando al fastidio che l’acqua salata provoca agli occhi quando si nuota nel mare o a bruciore causato dal sale versato sulle ferite”. Lo sviluppo clinico dello iopamidolo fu caratterizzato da una serie di comunicazioni di radiologi, sorpresi di fronte a quanto osservavano: i pazienti non si lamentavano più del dolore e a malapena si accorgevano che qualcosa veniva iniettato loro. Pochissime reazioni avverse, in genere quasi di lieve entità. 

Introdotto nel mercato all’inizio degli anni Ottanta, lo Iopamidolo è ancora adesso il prodotto di riferimento per l’intera comunità scientifica internazionale. 

Da allora la ricerca Bracco non s’è mai fermata, e lo dimostrano i tanti prodotti innovativi nel campo della Risonanza Magnetica, dell’Ultrasonografia, della Radiomica e della Medicina Nucleare.

B 15000, il mezzo di contrasto di Bracco che ha rivoluzionato la diagnostica per immagini.
La ricerca Bracco non si ferma mai: dall'imaging molecolare alla chirurgia guidata dalla fluorescenza.
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I documenti e le immagini tratti dall’Archivio Storico Bracco
Relazione sul B 15000 (Iopamidolo) mezzo di contrasto idrosolubile non ionico, aprile 1978
Ernst Felder, durante una conferenza sullo Iopamidolo, 1988
Laboratori di ricerca dello stabilimento della Bracco di Milano Lambrate, anni '60
Diana Bracco, Ernst Felder e Fulvio Bracco durante la consegna del modello in metallo della molecola di Iopamidolo, "Third International Iopamidol Symposium", Washington, 20-21 maggio 1988
Ernst Felder e Diana Bracco durante il "Third International Iopamidol Symposium", Washington, 20-21 maggio 1988
Opuscolo "Iopamidol. The safe molecule in neuroradiology", primi anni '90
Opuscolo "Iopamidol.  Safety depends on the molecule", primi anni '90
Opuscolo "Iopamidol in urography", giugno 1993
Opuscolo "Iopamidol in radiological practice", giugno 1993
La molecola di Iopamidolo
Ricercatore al lavoro in un laboratorio della Bracco Industria Chimica di Milano Lambrate, anni '60
Dettaglio di un laboratorio della Bracco Industria Chimica di Milano Lambrate, anni '60
Laboratorio della Bracco Industria Chimica di Milano Lambrate, anni '70
Reparto soffieria del vetro dello stabilimento della Bracco di Milano Lambrate, anni '60
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