Storie di Azienda

Il coraggio
di voltare pagina

In carcere Elio Bracco impara il tedesco, e grazie alla E. Merck di Darmstadt nel 1927 crea la sua impresa
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Fa un gran caldo a Milano il 1° giugno 1927. L’estate è arrivata in anticipo e l’afa incomincia a dare fastidio. Ma sono ben altre le preoccupazioni che si affollano nella di testa di un uomo tanto onesto quanto determinato, che ha deciso di voltare pagina.

Quell’uomo si chiama Elio Bracco, fervente irredentista, che aveva pagato il suo patriottismo con due anni di detenzione nel carcere austriaco di Graz. È il nonno di Diana, attuale Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Bracco. In carcere aveva imparato il russo e il tedesco, lingua quest’ultima che gli permise di creare un forte legame di amicizia con Bernhard Pfotenhauer, che diventerà Direttore Generale del Gruppo chimico-farmaceutico E. Merck di Darmstadt.

Trasferitosi a Trieste, Elio diventa Viceprefetto della città. Ma che cosa in seguito lo convince a rinunciare a una più che probabile carriera di successo nella pubblica amministrazione? La voglia di guardarsi intorno e cogliere nuove opportunità. L’occasione gli viene proprio dall’amico Pfotenhauer, il quale gli propone di rappresentare la Casa tedesca Merck in Italia e commercializzare i suoi prodotti.

"Qui nacque la nostra azienda!", cartolina della prima sede Bracco in Piazzale Susa a Milano, 1927

Così, con coraggio e rapida decisione, pur non avendo alcuna dimestichezza con le medicine, Elio Bracco decide di fondare la “Società Italiana Prodotti E. Merck – Anonima”, con sede in piazzale Susa a Milano, con un capitale di 300.000 lire e un organico iniziale di cinque persone addette alla confezione e alla vendita delle diverse specialità. È un’intuizione vincente: la nuova Società decolla, cresce, amplia velocemente il giro di affari.

Tre anni dopo la denominazione sociale viene modificata in “Italmerck S.A” e inizia la preparazione diretta di alcuni prodotti.

La crescita degli ordinativi, con la parallela assunzione di nuovo personale, rende necessaria la costruzione di uno stabilimento a Milano, che viene inaugurato in via Renato Fucini il 23 novembre 1931. 

Nel 1970, Fulvio Bracco partendo dalla geometria architettonica a forma pentagonale di questa sede, disegnò di suo pugno il logo aziendale che verrà stampato sulle future etichette.

La nascita e la crescita del Gruppo Bracco attraverso il racconto di Diana, Presidente e CEO.
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I documenti e le immagini tratti dall’Archivio Storico Bracco
Atto costitutivo della Società Italiana prodotti E. Merck, 1° giugno 1927
Vista notturna di edifici dello stabilimento Bracco di Milano Lambrate, 2013
Edificio produzione sintetici dello stabilimento Bracco a Milano Lambrate, anni '60
Laboratorio di analisi per il controllo delle materie prime nello stabilimento Bracco a Milano Lambrate, anni '60
Veduta generale del reparto di confezionamento specialità medicinali dello stabilimento Bracco a Milano Lambrate, anni '60
Busta con la pubblicità della Jodipina e dello Sciroppo Merck, anni '30
Rassegna stampa sull'operazione di buy-back con la Merck, 1999
Cartolina della S.A. Bracco già Italmerck in via Fucini a Milano, fine anni '30
Elio, Fulvio e Tullio Bracco con i dipendenti della Italmerck S.A., anni '30
Elio al centro e Fulvio, primo a destra, con la famiglia Merck a Darmstadt, anni '40
Diana e Fulvio Bracco davanti alla palazzina della Direzione generale dell'Azienda a Milano Lambrate, 1° ottobre 1984
Fulvio Bracco con alcuni dipendenti della Bracco Industria Chimica, anni '60
Vista della palazzina degli uffici della Bracco a Milano Lambrate, 1984
Opuscolo della "S.A. Bracco" già Italmerck con sede in via Fucini 2 a Milano, anni '30
"Qui nacque la nostra azienda!", cartolina della prima sede Bracco in Piazzale Susa a Milano, 1927
Cartolina dello sciroppo Merck, anni '50
La sede della Bracco a Milano Lambrate, 2005
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