Per la Famiglia Bracco la storia di Bracco Diagnostics Incorporated rappresenta il più classico “sogno americano”. Un sogno cominciato nel 1994 con l’acquisizione di Squibb Diagnostics, una delle grandi milestones del Gruppo. La stessa Diana racconta: “Ho un vivido ricordo di quei giorni carichi di attesa e di speranza, e non posso dimenticare la stipula dell’accordo e lo storico articolo del New York Times del 2 agosto 1994 che conservo ancora oggi”.
Avvicinandosi al 30° anniversario di BDI (cadrà nel 2024) possiamo dire che quel sogno continua. I risultati di quell’operazione coraggiosa e un po’ ardita sono sotto gli occhi di tutti. Oggi quello americano è per Bracco il primo mercato mondiale. Il Nord America, poi, costituisce da sempre la vera frontiera dell’innovazione e crea opportunità di conoscenza e di crescita in ogni campo. Da tutti i punti di vista, la scommessa dell’acquisizione di un gigante come Squibb si è rivelata vincente. Lo stesso Fulvio Renoldi Bracco, Vicepresidente e CEO di Bracco Imaging, concluse il suo intervento per il 20° anniversario di BDI ribadendo la fiducia di Bracco nell’american dream: “Ci sono momenti nella vita, di una persona come di un’azienda, in cui occorre fare scelte difficili: e sono quelli i momenti in cui misuriamo i nostri sogni e le nostre capacità. Noi non ci siamo tirati indietro, e se siamo qui oggi significa che quel sogno è ancora vivo. Grazie a tutti voi”.
Il legame di Bracco con gli USA è molto forte anche sul fronte culturale e si è concretizzato attraverso importanti iniziative filantropiche, sia come Gruppo che come Fondazione: dalla tournée della Filarmonica della Scala nel 2007 alle grandi esposizioni al New York Metropolitan Museum e alla National Gallery di Washington (Fra Carnevale nel 2005, Bellini, Giorgione e Tiziano nel 2006, Canaletto nel 2011).
Un amore decisamente ricambiato: dopo essere stata – unica italiana – membro del Trustees della NGA, nel 2014 Diana Bracco ha ricevuto il NIAF Award (il premio della comunità Italoamericana negli Stati Uniti) per i progetti filantropici della Fondazione Bracco. In quell’occasione, la Presidente affermò: “Aver puntato sugli Stati Uniti, affrontando la sfida del continuo confronto con l’FDA ci ha permesso di raggiungere questi successi, spingendoci a una costante ricerca della qualità e a un miglioramento incessante dei nostri prodotti e processi produttivi. D’altronde dico spesso che questa passione, questa dedizione e questa tensione verso l’eccellenza sono ciò che guida i veri imprenditori e i veri ricercatori”.