L’azienda fondata da Elio Bracco nel lontano 1927 è stata un’antesignana nel campo del women empowerment. Basti pensare che nel 1935, dopo la costruzione del primo stabilimento di via Fucini a Milano, tra i dipendenti, saliti a 82 dagli iniziali 17, le donne erano ben 30. Anche con l’arrivo in azienda del figlio Fulvio e la sua nomina a Direttore Generale, le donne avranno un ruolo di primo piano. Come Direttore Tecnico viene nominata, ad esempio, Anita Coppini, che poi diventerà sua moglie, e che aveva maturato grandi competenze presso la facoltà di Chimica a Pavia: un caso di impegno femminile nelle discipline STEM ante litteram.
Da buon istriano, Fulvio Bracco aveva con le donne un rapporto modernissimo. Nel dopoguerra aveva assegnato compiti manageriali molto importanti a donne, cosa inusuale nell’industria del tempo. Leggendarie erano l’influenza e il carisma che avevano in azienda le sorelle Maria e Margherita Giordana, che dirigevano con grande autorevolezza le funzioni commerciale e gli acquisti. C’era poi anche la dottoressa Marchelli, che era stata compagna di università di Fulvio e che si occupava della produzione.
Ricordando quegli anni, Diana Bracco, che ha fatto del women empowerment una sua bandiera, ricorda che all’Università di Chimica a Pavia, “le ragazze allora erano solo cinque fra un numero sterminato di uomini, perché nel biennio eravamo insieme ai futuri ingegneri. Agli esami alcune piangevano, si mostravano a disagio, e la cosa m’innervosiva moltissimo. Certo, non era facile, ma io non ho mai pianto. Fortunatamente negli ultimi 50 anni molto è cambiato nel costume e nella società, tuttavia l’accesso alle professioni STEM (e comunque alle posizioni apicali nelle professioni) è ancora difficile per le ragazze: noi, con la Fondazione Bracco, vogliamo insegnare alle giovani donne che oggi, se lo vuoi, puoi fare tutto ciò che desideri, non devi autolimitarti”.
Oggi nel Gruppo Bracco la presenza femminile è molto numerosa, anche in ruoli apicali. Le donne in azienda sono circa la metà, a livello totale, ed entro il 2025 verrà raggiunto l’obiettivo di avere il 35% di donne in posizioni dirigenziali ed executive. Attualmente il Centro Ricerca Bracco di Colleretto Giacosa, vicino a Ivrea, è guidato dalla chimica Roberta Fretta; la fabbrica di Torviscosa, in Friuli, è diretta dall’ingegnera Laetitia Laurent; e Fulvia Vella, insignita del titolo di Maestro del Lavoro, è Direttore della Gestione della Qualità e Conformità.