La storia di Lambrate raccontata dal Touring Club Italiano, Museimpresa e dall'Archivio Storico Bracco

Oggi, che ricorre il centenario dell’annessione di Lambrate al Comune di Milano, l’Archivio Storico Bracco, in collaborazione con Museimpresa e il Touring Club Italiano, ha raccontato la storia di questo glorioso quartiere che, dai primi anni Duemila, è entrato nell’orbita della rigenerazione urbana che ha coinvolto la parte orientale di Milano.

Lambrate è diventato un quartiere eclettico, poliedrico e multiculturale in cui brulicano iniziative artistiche, locali e spazi di aggregazione, oltre che musei e boutique vintage. All’Ortica, inoltre, dove un tempo c’erano gli orti e la balera, oggi ci sono i murales che donano colore e memoria a questa zona popolare che è stata un baluardo della Resistenza.

Ma la storia di Lambrate, dove ha sede, in Via Folli 50, l’Headquarter del Gruppo Bracco, ha radici lontane.

Un tempo periferia agricola di Milano in poco più di un lustro, si trasformò in borgo industriale all’avanguardia.  Ad aprire il processo di industrializzazione del quartiere, che divenne il secondo polo industriale della città, fu nel 1897 la Gola, seguita dalla Bombelli e nel 1923 dalla De Nora. L’Innocenti aprì i battenti nel 1933 e nel dopoguerra si aggiunsero anche la Cinelli e la Faema.

In questo operoso territorio negli anni Cinquanta arrivò anche il Gruppo Bracco, fondato il 1° giugno del 1927 a Milano e oggi leader globale nella diagnostica per immagini. Nel 1949, infatti, il Cav. Lav. Fulvio Bracco decise di affidare all’architetto Giordano Forti – un’archistar dell’epoca – i lavori per la costruzione a Lambrate su una superficie di 50mila mq di un nuovo sito produttivo.  Lo stabilimento darà il “via” alla crescita di Bracco in Italia e nel mondo oltre che un forte sviluppo all’intero territorio circostante.

Negli anni Duemila la città era cresciuta a dismisura e così l’azienda guidata da Diana Bracco decise di trasferire i suoi reparti produttivi a Ceriano Laghetto e le sue attività di ricerca a Colleretto Giacosa in provincia di Ivrea. Il legame con Lambrate è però rimasto fortissimo al punto che, una volta terminata la ristrutturazione all’insegna dell’efficienza e del rispetto per l’ambiente dello storico palazzo di via Folli, l’azienda chimico-farmaceutica lo scorso anno vi è tornata con il suo quartier generale globale.

Oggi, il nuovo Headquarter Bracco, di quasi 10mila mq, ha integrato anche le cascine del “Gambero” conservate e restaurate. Questo nome ha un’origine speciale: anche se oggi si fatica a crederlo, nel fiume Lambro, nel Dopoguerra, si potevano pescare i gamberi di fiume che venivano serviti come portata proprio nell’antica osteria. L’iconica immagine della sede Bracco di via Folli 50 a Lambrate con le sue cascine è stata scelta come homepage del sito web dell’Archivio Storico Bracco.

Leggi l’articolo completo nella sezione “Itinerari” di Museimpresa

Sito produttivo Bracco, anni '50
Dépliant dei mezzi di contrasto Bracco, 1962
Reparto di confezionamento, anni '60
Diana e Fulvio Bracco in azienda, 1 ottobre 1984
Una delle cascine Gambero, anni '90
Il nuovo Headquarter Bracco in via Folli, 50 a Lambrate
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