ARCHIVISSIMA | La Notte degli Archivi
9 giugno 2023

Archivio Storico Bracco aderisce per la prima volta ad “Archivissima 2023”, il Festival e la Notte degli Archivi, che si terrà dall’8 all’11 giugno diffuso su tutto il territorio nazionale. Il tema di quest’anno è il carnet de voyage, un viaggio negli archivi di tutte le regioni italiane: otre 400 enti150 nuove adesioni, 25 reti territoriali o tematiche, 150 eventi in presenza sul territorio, 1 palinsesto interamente dal vivo a Torino e centinaia di contenuti digitali inediti.

Dal 9 giugno vi racconteremo il viaggio da Neresine a Milano di Fulvio Bracco  attraverso la voce della figlia Diana.

Fulvio Bracco nasce il 15 novembre a Neresine, un paesino sull’isola di Lussino in Istria. Da qui, inizia il suo viaggio che lo porterà prima a Trieste e poi a Milano.

Quando Fulvio arriva a Milano, dopo aver lasciato l’Istria con il padre Elio e tutta la famiglia a causa dei loro ideali patriottici, ha poco più di 18 anni. Inizialmente l’impatto con la grande città fu forte e non facile, per chi, come lui, veniva da una realtà di frontiera e di mare. Con gli anni però Fulvio ha imparato ad amarla, fino a sentirla come “casa propria”. Dopo il trasferimento a Milano, si iscrive alla Facoltà di Chimica e Farmacia dell’Università di Pavia. Durante gli anni di studio, oltre a praticare sport amati, come il canottaggio, d’estate va a fare pratica in Germania negli istituti di ricerca della Merck. Impara alla perfezione il tedesco e si impadronisce degli strumenti di lavoro che gli saranno utilissimi in futuro. Conseguita la laurea nel 1933 e terminato il servizio militare, nel 1934 il Dottor Bracco viene assunto nell’azienda fondata dal padre Elio nel 1927. Data fondamentale è il 1949, quando si dà il via al nuovo stabilimento di produzione a Lambrate su una superficie di 50 mila metri quadri. I lavori proseguono a pieno ritmo e man mano che gli edifici vengono ultimati sono subito utilizzati. Costruito lo stabilimento a Lambrate, Fulvio realizza il primo punto del programma che si era prefisso: produrre. Il passo immediatamente successivo è stato puntare sulla ricerca e questo convincimento ha motivato le sue scelte sulla politica aziendale, fino alla decisione di puntare sui mezzi di contrasto. Iopamidolo: a questa rivoluzionaria molecola Bracco deve gran parte delle sue fortune, frutto di una ricerca condotta dal Professor Ernst Felder, assunto in azienda nel 1950. Lo Iopamidolo conosce un successo straordinario e costringe l’azienda a raddoppiare i ritmi di produzione per soddisfare la domanda altissima. Da quel momento il Gruppo Bracco entra nell’empireo delle grandi aziende familiari italiane e anche per questo, il Presidente della Repubblica Antonio Segni, conferisce a Fulvio Bracco nel 1963 il titolo di Cavaliere del Lavoro.

Il 1° gennaio 1966 entra in azienda la figlia Diana, oggi presidente e CEO del Gruppo, che, in questo video, racconta l’inizio del viaggio di questa straordinaria famiglia di imprenditori e mecenati. Un viaggio che continua e che ha portato il Gruppo Bracco a diventare leader mondiale nel settore dell’imaging diagnostico e delle life sciences, oggi presente in oltre 100 paesi del mondo e con Stati Uniti e Cina come primo e secondo mercato. E il viaggio non finisce qui…

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