A scuola d'industria tra passato, presente e futuro
Le aziende hanno il dovere di lasciare una traccia facendo conoscere la propria storia e valorizzando le proprie radici, solo così si può trasmettere la cultura d’impresa e i suoi valori alle nuove generazioni. È stato questo il messaggio chiave emerso dall’incontro organizzato a Milano dal Gruppo Bracco in occasione della XXI Settimana della Cultura d’Impresa di Confindustria e Museimpresa.
Moderato dalla giornalista del Sole24ore Nicoletta Picchio, all’evento hanno partecipato Diana Bracco, Paolo Mieli, Antonio Calabrò, Presidente di Museimpresa, Daniele Pozzi, docente di Business Heritage presso LIUC (Università Cattaneo), Simone Bramante (in arte Brahmino) fotografo e curatore e Antonio Alunni, Presidente del Gruppo Tecnico Cultura di Confindustria.
“Le imprese sono comunità vive e creative, sono luoghi di crescita, non solo economica, ma anche professionale e personale di ciascuno. E la memoria di un’impresa è qualcosa di fondamentale, perché i valori trasmessi dai racconti delle aziende, come ha fatto Bracco nel suo appassionante Archivio storico digitale seducono e conquistano anche i più giovani”, così ha dichiarato Paolo Mieli, giornalista storico e conduttore televisivo durante il Convegno Nazionale “A scuola d’industria tra passato, presente e futuro”, organizzato dal Gruppo Bracco. Mieli ha inoltre sottolineato il ruolo dell’industria nello sviluppo materiale e culturale dell’Italia, sull’orgoglio del “fare bene” e sul valore del lavoro, tipico del Made in Italy.
Gli ha fatto eco Diana Bracco, Presidente e CEO del Gruppo Bracco: “Tra le iniziative che la nostra azienda ha messo in campo per festeggiare il suo 95° anniversario, quella dell’Archivio Storico Digitale Bracco mi sta particolarmente a cuore, perché sono convinta che i giovani debbano conoscere il passato per progettare il futuro. Abbiamo creato un sito dove scoprire anzitutto la figura di mio padre Fulvio Bracco, che, insieme a Leopoldo Pirelli e Adriano Olivetti, è stato tra i grandi pionieri dell’industria italiana del Dopoguerra”. Apertura internazionale, innovazione, responsabilità d’impresa, mecenatismo e attenzione all’ambiente fanno del resto parte del DNA della famiglia e del Gruppo Bracco. Valori forti che l’Archivio Storico, ora anche digitale, custodisce e tramanda alle nuove generazioni.
- "La grande storia dell’industria italiana: come raccontarla ai giovani" di Paolo Mieli
- "I giovani devono conoscere il passato per progettare il futuro" di Diana Bracco
- "Archivi e musei asset strategico di competitività" di Antonio Calabrò
- "L’importanza del corporate heritage" di Daniele Pozzi
- “Nel tempo di una storia” di Simone Bramante (in arte Brahmino)
- Intervento di Antonio Alunni, Presidente Gruppo Tecnico Cultura di Confindustria
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